Questa immagine è la Madonnina del Divino Amore che si è salvata dall'incendo della mia fabbrica avvenuto il 24 luglio 1986. Si è bruciata la plastica che protegge l'immagine della foto, rimasta intatta.
Artigiani Professionisti esperti di Materassi e Gommapiuma dal 1965
Una meravigliosa tradizione di famiglia che prosegue con la produzione materassi artigianale e con la lavorazione del poliuretano espanso
In questi anni tante cose sono cambiate. Del nostro primo laboratorio di materassi, che si chiamava L.a.v.r.e.s., è rimasto ben poco: solo una foto mezza bruciacchiata che chiunque può vedere perché è ancora con noi. Ci segue ovunque.
Il modo in cui lavoriamo, invece, è rimasto lo stesso. I blocchi di gommapiuma colorati, i lembi dei tessuti che svolazzano in aria mentre si lavora, e il rumore delle macchine per il taglio che sfilettano le lastre di poliuretano che piano piano prendono forma.
La mia grande passione è
fare materassi. Li facciamo noi. Oltre a vendere quelli già pronti e confezionati. Sono materassi artigianali modellati in base alle richieste e ai bisogni di ogni persona con
materiali certificati e garantiti di aziende note come
Orsa e
Olmo S.p.A.
Ho iniziato a fare i materassi, e a rifare quelli dei clienti insoddisfatti del proprio diventato scomodo, quando mi venne chiesto per la prima volta di modificare un materasso di un noto marchio, pagato più di un migliaio di euro. Quel giorno persi una vendita, sì, ma conquistai un nome nel settore, come il piccolo artigiano che
rifà i materassi.
Mi chiamo Pasquale Montagna e sono un artigiano, da sempre. Arrivo a Roma giovanissimo, con un padre già avviato nel settore della produzione materassi e in rapporti con la Germania, dove conosce il poliuretano espanso.
Oggi, come allora, con questo materiale realizziamo materassi, imbottiture e sagomati di ogni tipo, creiamo supporti e accessori per ogni esigenza, più creativi o funzionali.
Siamo fieri di essere ancora presenti come artigiani. In un'epoca di "grandi magazzini" e produzione industriale mantenersi in equilibrio richiede tanto coraggio! Coraggio che abbiamo imparato a coltivare giorno per giorno... Anche perché gli ostacoli che abbiamo conosciuto nel tempo sono stati molto grandi. La nostra storia è piuttosto vivace, per non dire turbolenta.
Dopo quasi 20 anni di produzione intensa e fortunata, nel 1986 un incendio distrugge la nostra attività, bruciando tutto, tutto... Tranne una cosa, che ancora oggi ci segue ovunque, in ogni locale che ospita il nostro lavoro: l'immagine della Madonnina del Divino Amore che ritrovammo tra le macerie, incenerita tutt'intorno ma salva nella parte centrale. Non siamo bigotti ma credenti e speranzosi, sì.
Quando non sai fare altro, devi per forza trarre il meglio da quello che sai fare
Quando abbiamo tirato su la nostra prima fabbrica, la Lavres, erano gli anni '70. A quell'epoca era molto più semplice posizionarsi con un'idea, con un progetto imprenditoriale. E infatti, nel giro di pochi mesi eravamo già conosciuti come gli artigiani della gommapiuma. Anche oggi, ce l'abbiamo molto chiaro il nostro posizionamento, la nostra diversità: produciamo a mano, su misura, per creare manufatti originali, esclusivi, personalizzati.
Già a quel tempo, a noi si rivolgevano sia privati sia aziende per lavori di ogni tipo, dai più comuni materassi e cuscini agli oggetti in gommapiuma per scenografie di trasmissioni, set cinematografici, teatrali, festival, manifestazioni musicali e sportive. Eravamo, forse, tra i primi a fare questo lavoro di trasformazione della gommapiuma a Roma.
Nel tempo siamo stati coinvolti in lavori sempre più sofisticati, per studi medici, centri fisioterapici, palestre, scuole, istituti religiosi, caserme... Talmente tanti che non riesco neanche a ricordarli tutti. Ricordo, però, le giornate intere alla macchina del taglio, quella con la lama affilata che ancora oggi fa da sfondo alle nostre giornate, e che affetta la gommapiuma come fosse prosciutto! Alla pagina servizi puoi guardarmi giusto qualche secondo mentre taglio una lastra di gommapiuma.
Poi quel terribile incendio del 24 luglio 1986... che ci ha scaraventati in tutt'altra realtà dalla sera alla mattina. Nel giro di una notte abbiamo perso tutto. Dopo 20 anni di attività, del nostro lavoro restava solo la cenere!
Tutti i blocchi di gommapiuma acquistati per i lavori da fare, distrutti dalle fiamme! Il locale inagibile, e lato burocrazia sapevamo già che i tempi sarebbero stati tali da non consentirci la riapertura immediata. Nel frattempo anche nel privato le cose non erano proprio rosee.
Non avevo più tanta voglia di vivere e rifiutavo, in cuor mio, l'idea di un'altra fabbrica, sebbene sapessi che quella era la mia vita. Ma ero troppo scarico e annichilito per rimettermi in pista. Proprio in quegli anni iniziavano a venire fuori altre realtà come la mia e già solo il pensiero dei concorrenti cui stavo lasciando libero il campo mi creava grande frustrazione.
Per qualche tempo ho provato a fare altri lavori, nell'illusione di voltare pagina e dimenticare tutto. Fingevo con tutti di cercare un altro locale, di aspettare l'occasione giusta, ma in realtà mi sentivo svogliato, disinteressato, sempre più angosciato.
Una sera, una di quelle vinte dall'insonnia e dalle lacrime, accesi la luce per cercare le sigarette (oggi non fumo più!). Rovistando tra le cose accatastate che buttavo senza neanche farci caso, mi ritrovai di fronte all'unica superstite dell'incendio, l'unica cosa rimasta illesa, quella immaginetta della Madonnina mezza bruciacchiata che per anni era stata appesa al muro, proprio alle mie spalle. Non l'avevo mai guardata con troppo trasporto, a essere sincero, stava lì come è giusto che fosse per noi che ci battiamo il petto quando ce lo ricordiamo... Ma in quel momento la guardavo addirittura con rabbia.
Brutta sensazione la rabbia, ma necessaria, perché è da quel riprovevole senso di vergogna che la precede, che ho ritrovato la forza per alzarmi con dignità. Quando si sta male, si pensa che le disavventure dipendano da forze esterne. E forse è anche un po' così. Quello che possiamo fare, però, è svegliarci dal torpore della delusione.
Dopo quella sera, nessuna magia è venuta ad alleviare i miei problemi, sia chiaro. Questo tipo di miracoli li leggi solo nelle favole. La vita vera chiede azione. Ecco, questo è il piccolo miracolo che mi è capitato: dopo quella sera, la rabbia e la frustrazione sono diventate iniziative. Ho accettato la mia "disgrazia" (tra virgolette, perché le vere disgrazie sono altre!), ho smesso di fare altri lavori e mi sono concentrato sulla ricerca del locale. Perché quello era l'unico obiettivo che mi interessava davvero: ricominciare.
Oggi, dopo quasi 58 anni dal mio inizio, la Fabbrica sono io che lavoro ancora a 75 anni suonati, con i servizi di sempre: il Taglio della Gommapiuma, i Lavori di Tappezzeria, la Produzione dei Materassi Memory Foam, Waterlily, il Rifacimento dei Materassi.
Non so per quanto ancora il tempo mi darà l'energia per lavorare come amo fare. Ma continuo a fare.
Perché se non puoi fare altro, devi per forza trarre il meglio da quello che sai fare.